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La necropoli tardoantica a Jagodin Mala, Niš (Naissus), Serbia - ottant’anni di ricerca. Le sfide per la presentazione e la conservazione

dc.contributorFilipović, Aleksandra
dc.contributorTroiano, Williams
dc.creatorJeremić, Gordana
dc.date.accessioned2023-11-23T09:36:14Z
dc.date.available2023-11-23T09:36:14Z
dc.date.issued2013
dc.identifier.isbn978-88-909158-8-8
dc.identifier.urihttp://rai.ai.ac.rs/handle/123456789/781
dc.description.abstractNel 2013 la città di Niš celebra due anniversari importanti – 1700 anni dalla proclamazione dell’Editto di Milano e 80 anni di ricerche della più grande necropoli tardo antica nel territorio della città (necropoli di Jagodin Mala). Niš – Antica Naissus era il luogo di nascita dell’imperatore Costantino I, che, come notano le fonti, riccamente decorò sua città natale. Lo splendore della città tardo antica è poco nota a causa di modesti scavi archeologici, che sono oggi quasi completamente fermi. Tuttavia, ancora oggi edifici parzialmente recuperati ci raccontano la ricchezza e l’importanza della città, che fiorì soprattutto nella metà del IV e la prima del V secolo. Un pò più ricchi di dati sul periodo tardo antico sono stati ottenuti dalla ricerca archeologica della necropoli che era situata lungo la via militaris per Ratiaria, nella zona del moderno quartiere della città di Jagodin Mala. La necropoli è stata studiata, con ampie interruzioni, per 80 anni. Circa 300 tombe di tombe liberamente sepolte, più di 60 tombe e cinque edifici ecclesiali sono stati scoperti, così come ricco materiale archeologico portatile. Di tutte le tombe esaminate, solo cinque di loro sono state conservate e disponibili al pubblico, e tra questi particolare attenzione viene attratta da due con resti di affreschi dipinti (la tomba con una rappresentazione di san Pietro e san Paolo e la tomba con cristogramma) gravemente minacciate di estinzione in condizioni reali di esposizione e conservazione. Tra le chiese, solo la basilica a tre navate con cripta è stata scavata ed è restaurata e disponibile al pubblico oggi. Obiettivo di questo articolo è quello di richiamare l’attenzione sull’importanza delle tombe e della basilica con cripta a Jagodin Mala e al problema dello stato della loro conservazione e presentazione, che richiede un intervento urgente sia da istituti di ricerca e dalle sovrintendenze della protezione del patrimonio in modo che potessero durare nel tempo che sono davanti a noi e per anniversari futuri.sr
dc.language.isoensr
dc.publisherRoma : Edizioni Scientifiche Fidei Signasr
dc.relationinfo:eu-repo/grantAgreement/MESTD/Basic Research (BR or ON)/177007/RS//sr
dc.rightsopenAccesssr
dc.sourceStrategie e Programmazione della Conservazione e Trasmissibilità del Patrimonio Culturale, Roma 2013, 271-281sr
dc.subjectJagodin Malasr
dc.subjectNišsr
dc.subjectNaissussr
dc.subjectDacia Mediterraneasr
dc.subjectnecropolissr
dc.subjectlate antiquitysr
dc.subjectIV-VI centurysr
dc.subjectheritagesr
dc.subjectmonumentssr
dc.titleThe Late Antique necropolis in Jagodin Mala, Niš (Naissus), Serbia - eighty years of research. Challenges for presentation and conservationsr
dc.titleLa necropoli tardoantica a Jagodin Mala, Niš (Naissus), Serbia - ottant’anni di ricerca. Le sfide per la presentazione e la conservazionesr
dc.typebookPartsr
dc.rights.licenseARRsr
dc.citation.epage281
dc.citation.spage272
dc.identifier.fulltexthttp://rai.ai.ac.rs/bitstream/id/2247/bitstream_2247.pdf
dc.identifier.rcubhttps://hdl.handle.net/21.15107/rcub_rai_781
dc.type.versionpublishedVersionsr


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